venerdì 17 febbraio 2012

Vino a tavola: come servirlo

Il galateo, le regole e il  buon gusto non dovrebbero mai mancare a tavola, soprattutto se abbiamo degli ospiti di particolore riguardo, ecco quindi la necessità di sapersi organizzare e rispettare poche regole fondamentali nel servire il vino sia a casa che in un ristorante.
Il vino si serve alla destra "dell' ospite o cliente" impugnando la bottiglia da sotto con tre dita e infilando il pollice nell'apposita cavità chiamata fondello. Se ne versa un po a colui che ha "ordinato" il vino in attesa del suo stop.  In seguito al suo assenso si parte dalla donna più anziana e, via via, si procede con le più giovani fino a ritornare al referente che riceve per ultimo.

Un'eccezione  nell'ordine può essere costituita dalla presenza  di un festeggiato oppure da un eventuale prelato, che andrebbero serviti per primi, in ogni caso.

La procedura di servizio si effettua sempre in senso orario. 
Quando  avviene una  degustazione da parte di un sommelier, sarà quest'ultimo ad assaporare per primo il vino una volta stappata la bottiglia, il sommelier procede all'assaggio e degustazione,  usando un piccolo recipiente rotondo e metallico, chiamato taste-vin.
Se il vino è uno spumante, questa prima degustazione avverrà, invece, in un apposito bicchiere.

Dopo aver constatato la qualità del vino, il sommelier passa alla mescita, quindi seguendo il medesimo ordine procederà, sempre stando alla destra del cliente od "ospite",  il primo ad essere servito sarà chi ha ordinato il vino, seguito dalle signore, dalle persone più anziane e infine dai più giovani.

La presentazione della bottiglia varia a seconda del tipo di vino: i bianchi e i rosati, dopo essere stati precedentemente stappati, vengono tenuti in fresco in un apposito  secchiello con acqua e ghiaccio, oppure nei recenti contenitori cilindrici a doppia parete che ne mantengono costante la temperatura.


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